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Biennale di Fotografia Passaggi ’25/27: le date in programma

La Biennale di Fotografia Passaggi 2025 – 2027 entra nel vivo con due appuntamenti speciali nel mese di ottobre, momenti centrali per vivere la fotografia come esperienza di pensiero, emozione e dialogo.

I vari appuntamenti

il 16 ottobre alle 18:00 in corso San Vito a Mascalucia, ci sarà l’evento conclusivo della mostra di Mario Valenti, con la presentazione del catalogo e un dialogo aperto con l’artista.

 “Le fotografie esposte – aggiunge Valenti  fanno parte di un progetto più ampio, intitolato Emptiness. Attraverso queste immagini cerco di tradurre la sensazione di vuoto che spesso percepiamo dentro di noi e il desiderio costante di doverlo colmare”. 

Per il 30 ottobre (stesso orario e indirizzo della prima) ci sarà invece l’inaugurazione della mostra di Emanuele Carpenzano, seconda tappa del ciclo biennale che fino al 2027, accoglierà anche le opere di Giuseppe Casaburi, Angelo Zzaven, Massimo Privitera, Alberto Castro, Enrico La Bianca e Franco Ferro

“Nelle circa venti immagini che esporrò ho cercato di trasmettere l’impatto che questo paese ha avuto su di me – spiega Carpenzano -. Il titolo è Namastè ed è una mostra che è stata presentata l’anno scorso al Palazzo della Cultura a Catania”. 

Passaggi è stato ideato e sostenuto dalla famiglia Lo Faro, diretto da Benedetto Poma e coordinato dal docente di Storia e Filosofia al Liceo “Concetto Marchesi” di Mascalucia Alessandro Salerno che dichiara:

 “Volevamo far incontrare l’arte ai cittadini, portando l’esperienza artistica in luoghi che normalmente non ospitano arte, come un bar, trasformando così lo spazio in un luogo non solo di convivialità, ma anche di fruizione artistica attraverso installazioni e fotografie”.

 Il promotore del progetto Giuseppe Lo Faro commenta così:

 “A Mascalucia abbiamo pensato a questa iniziativa circa quattro anni fa, alla fine del periodo di lockdown, quando sentivamo il bisogno di riportare un po’ di bellezza nei luoghi di incontro della città. Con mio cugino Giuseppe, insieme a Benedetto Poma e Alessandro Salerno, abbiamo costruito un percorso che ha permesso a tante persone di imbattersi nell’arte anche solo mentre prendevano un caffè. È stato emozionante vedere le reazioni di chi, magari per la prima volta, si è lasciato sorprendere da un’immagine o da un’installazione”.

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